Pensioni

Novità sulla flessibilità in uscita: pensione anticipata 62 anni per tutti con 35 anni di contributi

Uno dei punti di riferimento sul tema della lotta alle leggi che penalizzazioni pensionati è il presidente della commissione lavoro della camera, Cesare Damiano. Damiano spera che si riesca a sbloccare il tema della flessibilità delle pensioni attraverso la proposta di legge 857 e sulla flessibilità. Damiano ha spiegato più volte che il disegno di legge 857  prevede la pensione anticipata 62 anni per tutti con 35 anni di contributi. Ma con l’8% di penalità sugli assegni previdenziali.

Ma non solo: si punta anche molto forte sulla quota 41 per il pensionamento dei lavoratori precoci. Consentire agli anziani di andare in pensione è una lotta di civiltà e il giusto riconoscimento. Un riconoscimento a tutti coloro i quali hanno fatto una vita di sacrifici. Ma è anche il modo migliore per dare alle aziende forze fresche. Forze motivate e aggiornate e offrire ai giovani opportunità di lavoro al momento bloccate.

Poletti e Damiano

Ultime notizie parlano della contrapposizione tra Poletti e Damiano. Nell’immaginario collettivo, verte tutta sulla volontà del secondo di introdurre l’Ape. Si tratta del prestito pensionistico che ridurrebbe l’assegno di molti pensionati e che introdurrebbe la figura di banche e istituti di credito nel mondo delle pensioni, cosa che a molti fa storcere il naso.

In questo momento chiedono risposte anche i quota 96 della scuola e quota 100 che non possono accedere alla pensione. Non vanno dimenticati i lavoratori precoci, ferrovieri e lavori usuranti.

In generale è auspicabile un accesso alla pensione con 41 anni di contributi che non sia vincolato all’età e che non preveda penalizzazione ulteriori. Sulle pensioni ultime notizie dovrebbero essere ben altre.

I sondaggi

“Anticipare il pensionamento a fronte di una riduzione del trattamento, cosa ne pensano i lavoratori?”. A questa domanda del #Mefop, arrivata alla V edizione, la risposta è che “i lavoratori prossimi al pensionamento si dicono maggiormente in disaccordo con la proposta”. Gli intervistati sul tema pensioni ultime notizie “si considerano la categoria che più di altre è stata toccata dalla Riforma Monti-Fornero del 2011 e sono quindi poco inclini a quelli che vedono come ulteriori sacrifici”.

Alla domanda sull’invecchiamento, i figli ed il futuro, gli italiani rispondono preoccupandosi di malattia e non autosufficienza, seguita dalla perdita del lavoro e dalla inadeguatezza degli assegni. Scenari che vanno a contraddistinguere “una società che invecchia sempre di più e che a fatica a rinnovarsi, sia dal punto di vista demografico, sia da quello economico”. Il rapporto segnala come “il rischio pensione ed il rischio salute vadano ormai di pari passo”…