Pensioni

Pensione anticipata per chi assiste familiari disabili: le agevolazioni

Si parla di pensione anticipata non solo in tema di flessibilità, ma anche per quel che riguarda il versamento di contributi previdenziali per chi assiste un familiare. Prende sempre più corpo l’eventualità di una nuova proposta di legge per il “caregiver familiare”, vale a dire quelle persone che si prendono cura di un familiare malato. La novità è che questa condizione potrebbe essere riconosciuta giuridicamente anche in Italia. Ciò vorrebbe dire che chi presta cure a un familiare potrebbe beneficiare di agevolazioni previdenziali ed economiche.

Il tutto è contenuto nel disegno di legge della senatrice Laura Bignami. Per rientrare nella categoria dei “caregiver” bisogna essere un familiare che gratuitamente e solo per legami affettivi, presta le sue cure ad una persona del suo nucleo familiare non autosufficiente.

Un atto d’amore che la legge vorrebbe premiare con agevolazioni economiche statali, considerato che questa condizione comporta costi e spesso impedisce di dedicarsi completamente al lavoro. Secondo le stime circa il 74% di queste persone sono donne di età compresa tra i 45 e i 70 anni con una percentuale del 13% anche oltre i 70.

L’Italia vorrebbe dunque uniformarsi alle leggi di Francia, Gran Bretagna e Spagna le cui legislazioni hanno già previsto particolari tutele per i caregiver. Lo si farebbe con benefici economici e previdenziali che in Italia non sono previsti.

La legge ipotizza una copertura statale dei contributi figurativi per il periodo di assistenza svolto presso il familiare. Contributi che si andrebbero ad aggiungere ai contributi già versati per altra attività lavorativa. Inoltre il caregiver familiare potrebbe accedere, al di là dell’età anagrafica e al raggiungimento dei trenta anni di contributi versati, al pensionamento anticipato. Si parla anche di tutele statali, per malattie professionali e coperture assicurative con un rimborso spese relativo ai periodi di mancata assistenza per malattia.