Riforma pensioni 2023: Inps al collasso nel 2030
Che in Italia il sistema pensionistico sia in grave difficoltà è cosa nota, ma che addirittura sia vicino al collasso è una eventualità davvero drammatica. Il 2030, secondo alcuni esperti, è l’anno zero per le pensioni, l’anno in cui “l’Inps rischierà di esplodere”. In quella data infatti un milione di persone accederà alla pensione, rischiando di far collassare un intero sistema impreparato a tale eventualità.
Una prospettiva drammatica e vicina nel tempo, se si considera che mancano meno di quindici anni a questa data. La revisione è stata fatta da alcuni esperti del quotidiano La Stampa, secondo cui nel 2030 il sistema potrebbe collassare. Come si è arrivati a questa conclusione? Gli esperti hanno basato la loro analisi su proiezioni demografiche dei prossimi anni, che portano alla conclusione che l’Inps di qui a qualche anno non reggerà più.
Il 2013 sarà la data in cui andranno i pensioni i figli del “baby boom” del biennio 1964-65. Una quantità di persone imponente, addirittura un milione di persone, nate durante il periodo del miracolo economico. Ma che si presenteranno alle casse dell’Istituto di previdenza sociale per riscuotere una pensione che forse non sarà disponibile. Secondo le previsioni per cinque anni l’Inps sarà messo a dura prova. Probabile che saranno necessarie altre misure d’emergenza: passata la bufera (ammesso che l’istituto di previdenza riesca insieme allo Stato a venirne fuori) la situazione ricomincerà a stabilizzarsi per tornare stabile tra il 2048 e il 2060.
Una situazione che si sarebbe già verificata se non si fosse intervenuti negli scorsi anni: questa catastrofe economica avrebbe già colpito l’Italia se, secondo la Corte dei Conti, non ci fossero state le riforme dal 2007 al 2011.