Pensioni

Part time agevolato per gli over 60: vent’anni di contributi versati e il futuro perfezionamento del requisito anagrafico

Non sarà forse il provvedimento che tutti aspettavano dal governo in tema pensioni, ma intanto è stato firmato il decreto che sancisce la possibilità di accedere al part time agevolato in uscita per gli over 60. Il decreto si rivolge ai dipendenti del settore privato assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato che svolgono la propria attività lavorativa a tempo pieno. Per poter eccedere a questa opportunità è necessario essere in possesso di almeno 20 anni di contributi versati. Inoltre bisogna aver raggiunto l’età anagrafica prevista dalla legge.

Con il part time agevolato il lavoratore può ridurre il proprio orario di lavoro da un minimo del 40% fino ad un massimo del 60%. Questa forbice è regolata dal contratto stipulato con il proprio datore di lavoro. La somma che il datore di lavoro verserà al lavoratore e che si riferisce all’orario non lavorato non verrà tassata.

Lo Stato riconosce i contributi versati al lavoratore integralmente, compresi dunque quelli relativi all’orario di lavoro non effettuato. In questo modo il dipendente non vedrà decurtato in alcun modo il suo assegno pensionistico futuro.

Non è certo un provvedimento a costo zero per il Governo, considerato che per coprire la parte scoperta del part time in uscita agevolato servono svariati milioni di euro. Per la registrazione del decreto bisognerà aspettare il semaforo verde della corte dei Conti.

Chi può accedere al part time in uscita agevolato? Innanzitutto chi vuole accedervi deve richiedere all’Inps la documentazione che certifichi il raggiungimento dei requisiti necessari, vale a dire vent’anni di contributi versati e il futuro perfezionamento del requisito anagrafico. Ottenuto questo incartamento, lavoratore e datore di lavoro devono sottoscrivere un contratto in base al quale stabiliscono la riduzione dell’orario di lavoro, la durata del contratto di part time in uscita agevolato, il lasso di tempo necessario al lavoratore per potere uscire definitivamente dal mondo del lavoro.