Pensioni

Taglio pensioni reversibilità 2022: trasformare la prestazione in favore dei superstiti da previdenziale ad assistenziale

Altro che passi in avanti verso i pensionati. Le ultime notizie sulle pensioni ripropongono il tema dei tagli alle pensioni di reversibilità. Un tema che sembrava archiviato dunque viene riproposto, e al contempo nessuna notizia arriva sulla flessibilità in uscita. Brutte notizie per chi sperava anche negli 80 euro ai pensionati, che possono sembrare pochi ma che lo ricordiamo ammontano a oltre mille euro in più all’anno, una cifra che messa così appare meno risibile di quel che si potrebbe pensare.

Le brutte notizie sul tema pensioni arrivano dal DEF, il Documento di Economia e Finanza, che costituisce un punto di riferimento su quali possono essere le reali intenzioni del governo in merito alle prossime manovre da mettere in atto. Come detto la sorpresa maggiore sembra proprio quella relativa alla riproposizione dell’ipotesi dei tagli alle pensioni di reversibilità.

La presentazione del piano anti povertà aveva messo in campo questa ipotesi, quella di trasformare la prestazione in favore dei superstiti da previdenziale ad assistenziale. Le aspre critiche che seguirono costrinsero lo stesso Poletti a fare retromarcia ma ora nel DEF si torna a ‘sussurrare’ l’eventualità.

Niente da fare per ora per l’introduzione di maggiore flessibilità in uscita, piano che il governo ha sempre spiegato essere molto costoso e impossibile da attuare a impatto zero per le casse del governo. Ciò implicherebbe robuste penalizzazioni per ogni anno di anticipo di uscita dal mondo del lavoro rispetto al previsto. Implicito che non ci siano novità nemmeno per quel che riguarda gli esodati, che aspettano novità in merito all’ottava salvaguardia augurandosi che possa arrivare prima dell’estate.