Pensioni

Calcolo pensione opzione donna 2022: il numero delle lavoratrici che accederanno a questa opzione destinato a salire entro i prossimi sei anni

Per l’opzione donna, e in particolare per le lavoratrici della classe 1958-1959, l’autunno sarà un periodo dell’anno importante. E’ in arrivo infatti è la scadenza entro la quale il Governo e l’Inps dovranno comunicare alle Camere i dati relativi al monitoraggio della sperimentazione dell’opzione donna.

In particolare, da monitorare la situazione relativa alle lavoratrici coinvolte e agli oneri previdenziali impegnati. La speranza è che fatto il quadro della situazione, ci si accorga che siano disponibili risorse ulteriori che consentirebbero al Parlamento di dare il via libera alla tanto agognata proroga della sperimentazione.

Al momento all’opzione donna possono accedere le lavoratrici dipendenti nate entro il 30 settembre 1958. Rientrano nella categoria anche le lavoratrice pubbliche. Valida anche la data del 30 settembre 1957 se autonome purchè abbiano accumulato almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2015.

L’Inps ha comunicato che l’anno scorso sono state presentate oltre 12mila unità, 10.332 le prestazioni liquidate nel 2014 e 8.846 nel 2013. Un’opzione che comporta una riduzione dell’assegno pensionistico anche superiore al 30% dell’ultimo reddito percepito.

L’ultima proroga è costata al Governo quasi 2,5 miliardi di euro con il numero delle lavoratrici che accederanno a questa opzione destinato a salire entro i prossimi sei anni.

La proroga andrebbe a coinvolgere le lavoratrici nate nell’ultimo trimestre del 1958 (o del 1957 se autonome) finora escluse dal provvedimento. Ovviamente l’auspicio è che il provvedimento subisca ulteriori proroghe andando a salvaguardare anche parte delle nate nel 1959.