Part time agevolato 2022: lavoratori vicini tre anni al raggiungimento della pensione di vecchiaia possono accedere alla riduzione dell’orario di lavoro
Le ultime notizie sulle pensioni si legano a doppio filo con il part-time agevolato a tre anni dalla pensione. Una opportunità interessante che molti si chiedono come sfruttare. Per saperne di più è importante capire quali sono i requisiti per richiederlo e come funziona, in modo da poter mettere in atto la procedura.
La buona notizia è che ormai è stato approvato il decreto legge che regolamenta il part-time agevolato a tre anni dalla pensione. Grazie a questo provvedimento i lavoratori che sono vicini tre anni al raggiungimento della pensione di vecchiaia possono accedere alla riduzione dell’orario di lavoro in una percentuale che va da 40 al 60%. In questo modo possono andare in pensione senza riduzioni sull’assegno pensionistico.
I contributi per la pensione verranno versati dal datore di lavoro e saranno interamente a carico dello Stato per quel che concerne il rimanente orario non lavorato. In questo modo chi ha deciso di ridurre il proprio orario lavorativo continuerà ad avere uno stipendio, anche se ridotto, e soprattutto potrà avere la tranquillità di continuare a versare contributi pieni per avere una pensione non ridotta. Il tutto rispettando determinati requisiti.
Requisiti necessari al part-time agevolato
Questo istituto si rivolge ai lavoratori privati che matureranno il requisito anagrafico per andare in pensione entro il 31 dicembre 2018. Ciò purchè abbiano un requisito minimo di contributi di 20 anni. Il requisito anagrafico è di 66 anni e sette mesi per gli uomini e 65 anni e sette mesi per le donne.
Come richiedere il part-time agevolato a datore di lavoro e Inps
Gli aventi diritto di cui sopra possono richiedere al proprio datore di lavoro il contratto di part-time agevolato. Il contratto dovrà essere concordato con l’azienda. Le due parti dovranno mettersi d’accordo sull’orario di lavoro, che può essere ridotto dal 40 al 60%, e sulla retribuzione, che sarà ridotta in maniera proporzionale al numero di ore effettivamente lavorate. Per i tre anni di accordo il lavoratore percepirà una busta paga contenente un importo senza tasse equivalente a quello che l’azienda avrebbe versato all’Inps. Il lavoratore interessato al part-time agevolato deve richiedere all’Inps la certificazione dei requisiti contributivi. Ci si può rivolgere a un ufficio o per via telematica. In seguito all’accordo con il datore di lavoro si attende il nulla osta da parte della direzione territoriale del lavoro e infine l’autorizzazione definitiva da parte dell’Inps.