Part time agevolato prima della pensione: riservata ai lavoratori dipendenti del settore privato, purchè possano vantare almeno 20 anni di contributi versati
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo del part time agevolato è un passo avanti importante nell’ambito della flessibilità delle pensioni. Il decreto attuativo della legge che permette ai lavoratori dipendenti con almeno 20 anni di contributi di trasformare il proprio orario di lavoro in part time senza penalizzazioni sull’assegno pensionistico è quasi realtà. L’assegno sarà erogato dall’Inps al momento del raggiungimento dei requisiti per il pensionamento.
A chi si rivolge
Questa possibilità è riservata ai lavoratori dipendenti del settore privato, purchè possano vantare almeno 20 anni di contributi versati e a patto che maturino i requisiti per la pensione di vecchiaia (66 anni e 7 mesi per gli uomini, 65 anni e 7 mesi per le donne).
La stima prevede che possano accedere a questa agevolazione circa 400 mila lavoratori. La possibilità di trasformare il rapporto di lavoro a tempo pieno in part time dal 40 al 60% in cambio di una retribuzione pari alla percentuale di orario effettivamente svolto è davvero importante. Bisogna anche considerare che a questo si aggiunge la quota esentasse che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all’Inps per le ore di lavoro non svolte.
I costi per lo Stato
Lo Stato si farà carico di versare i contributi figurativi per le ore di lavoro mancanti. In questo modo il lavoratore che accede al part time potrà percepire lo stesso assegno pensionistico, una volta maturati i requisiti.
Lo Stato per questo istituto ha deciso di stanziare per i versamenti figurativi del part time qualcosa come 60 milioni. Si prevede che in tutto possano essere circa 36 mila le domande da accogliere. Chi è interessato potrà presentare, a partire dal 2 giugno 2016, una domanda all’Inps. L’istituto previdenziale poi rilascerà un attestato certificante il possesso dei requisiti di accesso all’agevolazione.
Le caratteristiche del contratto
A quel punto il lavoratore interessato e la sua azienda dovranno stipulare un ‘contratto di lavoro a tempo parziale agevolato’. In questo contratto bisognerà indicare la percentuale di riduzione dell’orario di lavoro. Questo contratto avrà validità fino al raggiungimento dell’età della pensione da parte del dipendente. La parte finale dell’iter prevede che il contratto venga trasmesso alla Direzione territoriale del lavoro. Il lavoratore dovrà quindi aspettare il nulla osta definitivo entro cinque giorni lavorativi per il part time agevolato.