Pensioni

Flessibilità pensioni in uscita: agevolare la pensione dei lavoratori e liberare nuovi posti di lavoro

La Commissione Lavoro intensifica il suo impegno per perfezionare la riforma pensioni. In questo senso le ultime notizie sulle pensioni dicono ci sono le idee chiare su quali siano le priorità da seguire: salvaguardia esodati e flessibilità. Nello specifico, rappresenta un’urgenza assoluta regolarizzare la posizione di quei lavoratori rimasti intrappolati in un limbo dopo la riforma Fornero. Ma in generale è la flessibilità in uscita a richiedere attenzione.

Mancano ancora trentamila lavoratori all’appello tra coloro i quali sono stati penalizzati dalla riforma pensioni del governo Monti e non hanno ancora avuto risposta.

La necessità primaria per lo Stato è che non ci siano costi supplementari per le casse del governo eccessivi. In questo senso la speranza è che la copertura finanziaria possa arrivare dal fondo, di undici miliardi di euro, istituito qualche tempo fa e destinato proprio alla salvaguardia di 172 mila esodati.

Come detto ci si dovrà concentrare sul tema della flessibilità in uscita, che possa da un lato agevolare la pensione dei lavoratori e dall’altro liberare nuovi posti di lavoro.

Aspettano risposte i lavoratori precoci e chi percepisce le pensioni minime. E’ intenzione del governo inserire la riforma pensionistica nella legge di Stabilità. Una riforma che possa essere sostenibile dal punto di vista economico e che rispetti i criteri di equità sociale. Non vanno dimenticati temi come l’opzione donna, che consenta la pensione anticipata a 58 anni per le lavoratrici, e il tema dei lavoratori usuranti.