Pensioni

Opzione donna: boom domande in attesa della proroga

L’opzione donna ha convinto sempre più lavoratrici a uscire prima con la pensione calcolata con il sistema contributivo. Dalle 56 pensioni liquidate nel 2009, si è passati a 518 nel 2010, 1.377 nel 2011, a 5.646 nel 2012 e ad oltre 20mila nel 2015.

Ma questa possibilità, salvo proroghe, non ci sarà ancora a lungo. Le domande presentate sono state oltre 19mila. L’opzione donna dà la possibilità alle donne di andare in pensione prima, ma scegliendo un assegno interamente calcolato con il metodo contributivo. I requisiti sono per le donne che lavorano come dipendenti e per le autonome: rispettivamente, 57 anni e 58 anni, a cui bisogna aggiungere l’aumento di tre mesi dovuto alla speranza di vita. In entrambi i casi resta uguale il requisito dell’anzianità contributiva pari a 35 anni.

La recente legge di stabilità ha prorogato la sperimentazione ammettendo al pensionamento anticipato anche le donne nate entro il terzo trimestre del 1958. La speranza è di una ulteriore proroga. Entro la fine di quest’anno infatti il Governo dovrà decidere circa una ulteriore proroga della sperimentazione sulla base delle risorse effettivamente utilizzate. La legge di stabilità ha attribuito al Parlamento e non più al Governo il compito di stabilire se ci sono le condizioni per una ulteriore proroga della sperimentazione. In questo caso anche le lavoratrici nate nel quarto trimestre del 1958 potrebbero essere ammesse alla sperimentazione.