Pensioni

Contribuzione mista pensione vecchiaia: deve rispondere al requisito elevato di un anno, bisogna raggiungere la quota 97 con almeno 61 anni di età

Le ultime notizie sulle pensioni riguardano in particolar modo quei lavoratori che hanno lavorato per alcuni periodi in modo autonomo nelle gestioni speciali e che devono maturare la quota 97 per accedere al pensionamento anticipato all’età di 64 anni.

Se per esodati e opzione donna arrivano buone notizie, con l’ottava salvaguardia vicina e la proroga dell’opzione donna possibile, per altre categorie di lavoratori non si può dire lo stesso. L’uscita a 64 anni sembra diventare più difficile per i lavoratori dipendenti del settore privato al 28 dicembre che hanno contribuzione mista.

Si tratta di quei lavoratori che hanno contributi versati sia nel fondo pensione per lavoratori dipendenti sia nelle gestioni autonome come gli Artigiani e i Commercianti.

I lavoratori che in passato abbiano effettuato versamenti contributivi nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi non possono beneficiare dello scivolo riservato ai soli lavoratori dipendenti del settore privato alla data del 28 dicembre che hanno raggiunto la quota 96 (cioè 60 anni di età e 36 di contributi oppure 61 anni e 35 di contributi). Beneficio che vale anche per le sole lavoratrici dipendenti del settore privato che hanno raggiunto, sempre entro il 2012, 60 anni di età e 20 anni di contributi.

A queste categorie l’articolo 24, comma 15-bis del decreto legge 201/2011 ha consentito di uscire con due anni di anticipo rispetto alle nuove età pensionabili fissate dalla Legge Fornero. Un beneficio non da poco considerato che queste categorie possono uscire a 64 anni invece dei 66 anni tradizionali.

Come detto chi ha una storia di contribuzione mista, autonoma e dipendente, deve rispondere al requisito elevato di un anno che dice che bisogna raggiungere la quota 97 con almeno 61 anni di età.