Pensioni

Penalizzazioni sulla reversibilità: norma che riduce la pensione di reversibilità in base all’età anagrafica degli sposi e della durata del relativo matrimonio

Le ultime notizie sulle pensioni riguardano anche l’abolizione della norma che riduce la pensione di reversibilità in base all’età anagrafica degli sposi e della durata del relativo matrimonio. La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge che limitava l’ammontare della pensione di reversibilità quando il coniuge scomparso aveva contratto matrimonio a una età superiore ai settant’anni e il coniuge superstite era più giovane di almeno vent’anni. Sono state dunque ripristinate le normali aliquote di reversibilità previste dalla legge anche nei confronti dei soggetti ultra 70enni sposati con un partner la cui differenza di età superi i 20 anni. Al coniuge superstite in particolare spetterà un trattamento pari, di solitamente, al 60% del reddito pensionistico del defunto.

Dal 12 Settembre Governo e sindacati cercheranno di raggiungere un accordo anche sui lavoratori precoci. L’obiettivo è il riconoscimento bonus contributivo di 4 o 6 mesi per ogni anno di lavoro svolto nella minore età, cioè tra i 14 ed i 18 anni. Si parla anche di adeguamenti alla speranza di vita con la previsione dal 2019 chi esce con la pensione anticipata non scatti più ogni 2 anni ma ad intervalli maggiori, con l’introduzione comunque di tetti massimi di anzianità contributiva oltre i quali i requisiti non verrebbero più adeguati. Restando ai precoci, si pensa all’eliminazione della penalizzazione prevista dalla legge Fornero per le uscite anticipate prima dei 62 anni che al momento sarebbe ripristinata a partire dal 2018.

Sul fronte esodati si lavora all’ottava salvaguardia. Per quel che concerne i lavori usuranti, lo scopo è rendere più agevole fiscalmente il riscatto dei periodi di studio e/o il versamento dei contributi volontari. Il Governo pensa anche all’equiparazione della no tax area di tutti i pensionati a prescindere dall’età, al livello di quella dei dipendenti e dei relativi aumenti delle detrazioni fiscali per lavoro dipendente realizzate dal Governo Letta oltre ad un irrobustimento della 14^ mensilità.