Penalizzazione pensioni: non sarà superiore al 5% l’anno, escluse le categorie dei lavori usuranti
Mentre sul fronte pensioni si attendono le novità contenute nella legge di stabilità, gli Esodati chiedono una salvaguardia definitiva che tarda ad arrivare. Renzi ha anticipato che la penalizzazione prevista dall’Ape non sarà superiore al 5% l’anno, escluse le categorie dei lavori usuranti o altre categorie svantaggiate come coloro i quali devono accudire un figlio disabile. Insomma chi liberamente vorrà andare in pensione, potrà farlo con una riduzione tutto sommato limitata.
In attesa 34mila esodati
Intanto a proposito di categorie svantaggiate le ultime notizie sulle pensioni fanno registrare l’appello del Comitato dei Lavoratori che rappresentano le istanze degli Esodati: “Il Governo si convinca ad approvare una salvaguardia per tutti i 34mila lavoratori esclusi”.
Evidentemente non sono bastate le rassicurazioni del Ministro del Lavoro Poletti, perchè i diretti interessati e coloro i quali curano i loro interessi temono che potrebbe trattarsi di un provvedimento non definitivo. Che aprirebbe a due possibili scenari: il dover aspettare una nona salvaguardia, per chi resterebbe fuori, o restare definitivamente esclusi da questo tipo di provvedimenti.
Damiano non convince il Governo
L’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano ha depositato a Giugno un disegno di legge in Commissione Lavoro alla Camera (il DDl 3893) ma il Governo, comunque disponibile a una nuova salvaguardia, ha più di una riserva su alcuni aspetti del disegno di legge Damiano.
La rete non ci sta
Questo lascia presagire una ottava salvaguardia solo per altri 20 mila lavoratori circa. I Comitati non ci stanno: “Siamo alla stretta finale della chiusura della vergognosa pagina degli Esodati che pare il Governo non voglia chiudere definitivamente ma procedere all’ennesimo provvedimento parziale che lascerebbe nell’angosciante attesa, e nella più totale incertezza sul loro futuro, migliaia di famiglie italiane colpite da quell’infausta manovra del 2011” dice il portavoce della Rete, Francesco Flore.