Pensioni news: le novità Ape con la legge di bilancio
La legge di stabilità è intervenuta pesantemente, come previsto, sul tema pensioni. Le ultime notizie dicono che la parte del leone l’ha fatta un animale molto più piccolo, l’Ape, il prestito pensionistico che dovrebbe agevolare la flessibilità in uscita in cambio però di una ingerenza forte di banche e compagnie assicurative.
Penalizzazione
Cesare Damiano del Pd. “Relativamente al tema della previdenza abbiamo apprezzato l’aumento delle risorse a 7 miliardi e l’innalzamento, da noi richiesto, del tetto della pensione lorda mensile, portato da 1.350 a 1.500 euro (soglia all’interno della quale chi usufruirà dell’Ape agevolata avrà zero penalizzazioni). Va ricordato, inoltre, che chi dovesse avere una pensione superiore a tale cifra (ad esempio un’Ape agevolata da 2.000 euro lordi mensili), pagherà la penalizzazione solo sulla quota che supera la soglia, e quindi circa l’1% di penalizzazione per ogni anno di anticipo”, spiega il presidente della Commissione Lavoro alla Camera.
Ape social
“Queste prime indicazioni – prosegue Damiano – potranno essere meglio precisate con una puntuale lettura del testo della legge. Inoltre, è importante che per accedere all’Ape Social (con 30 o 36 anni di contributi), si possano contabilizzare, ai fini del diritto pensionistico, gli anni di disoccupazione (edili) e di Naspi”. “Infine – spiega Damiano – nella legge di Bilancio c’è l’ottava salvaguardia degli esodati. Valuteremo la soluzione adottata, che ci pare che tenga conto delle nostre osservazioni e che consenta di salvaguardare oltre 25.000 lavoratori.
L’importante è che si tratti della soluzione definitiva”. “Resta da definire il tema di Opzione Donna: le risorse risparmiate dovranno essere tutte utilizzate per proseguire la sperimentazione. La mobilitazione parlamentare e sociale continuerà per ottenere l’obiettivo previsto dalla legge”, aggiunge.
Ape agevolata
“Il Consiglio dei ministri ha deciso le linee-guida della legge di Bilancio che verrà discussa dal Parlamento. Sulle pensioni attendiamo di conoscere i testi ma per quanto riguarda le criticità ancora esistenti, occorre che il Governo si renda disponibile ad alcune correzioni: l’accesso all’APE agevolata, se manterrà la soglia dei 30 e 36 anni di contributi, selezionerà in modo inaccettabile la platea dei beneficiari”.
Lavori usuranti
“Non può sfuggire – prosegue – il fatto che chi svolge lavori gravosi, ad esempio i muratori o i facchini, spesso ha anche una discontinuità lavorativa che non gli consentirà di totalizzare il numero dei contributi richiesti. Come minimo si tratterebbe di contabilizzare, ai fini pensionistici, anche i periodi di disoccupazione e di Naspi e di eliminare la soglia dei 36 anni di contributi. Per quanto riguarda il limite di 1.350 euro mensili di pensione, all’interno del quale si potrà fruire in modo totalmente gratuito dell’APE agevolata – spiega Damiano – noi pensiamo che si tratti di una soglia troppo bassa che va quindi innalzata.
Inoltre, per ciò che concerne l’ottava salvaguardia degli esodati, se si vuole che sia quella definitiva, l’allungamento delle scadenze dovrà essere di 36 mesi per la mobilità e di 24 mesi per le altre platee. Le risorse nel Fondo esodati ci sono e non sarebbe ammissibile che fossero dirottate per altri obiettivi.
Opzione donna
“Infine, lo stesso discorso vale per Opzione Donna. Aspettiamo di vedere il consuntivo dei risparmi che derivano dall’applicazione della normativa, che a nostro avviso saranno significativi, per utilizzarli al fine di prolungare la sperimentazione. Non accetteremo soluzioni al ribasso: come ha detto giustamente il ministro Poletti, si tratta di risorse esclusivamente destinate per Opzione Donna. In caso contrario riprenderà la mobilitazione democratica per far applicare integralmente la legge” conclude l’ex ministro del lavoro.