Pensioni news: ultime notizie su opzione donna
La Camera interviene sul delicato tema dell’opzione donna. In questo senso si attende con impazienza il rapporto che la Commissione lavoro riceverà dal Governo a breve. Il Presidente Cesare Damiano spinge per essere informato: “Risulterebbe che i risparmi sarebbero consistenti” ribadisce il Parlamentare, chiedendo lumi sulle stime effettive “rispetto ai 2,5 miliardi di euro stanziati per coprire altre 36mila domande”. Damiano dice che “i calcoli dell’Inps” sarebbero “un po’ abbondanti”, quindi urge un confronto.
Il Presidente della Commissione lavoro Cesare Damiano, risponde anche ai conti prospettati da Tito Boeri: “Si tratta di conti personali o di una autonoma certificazione dell’Inps?”, chiede il Parlamentare. In riferimento all’opzione donna “Forse va fatto un po’ d’ordine”, dice Boeri spiegando che in passato molte elaborazione arrivate dall’istituto di previdenza “si sono rilevate infondate”. “Ad esempio, per Opzione Donna, siamo stati costretti a mettere 2,5 miliardi di euro nella Stabilità dello scorso anno per coprire 36.000 presunte richieste (sappiamo che, a consuntivo, siamo largamente al di sotto di quella cifra e in ballo ci sono miliardi di euro)”.
Sul tema esodati invece il Presidente Cesare Damiano. Secondo il Parlamentare sottolinea come il testo della LdB appena bollinato dalla Ragioneria dello Stato contiene “un grave errore”, ovvero “un cambio di data che riguarda il termine per l’ingresso nella mobilità”. L’esponente democratico evidenzia come ci sia stato un cambiamento rispetto al 31/12 previsto inizialmente all’interno della precedente salvaguardia. Una differenza di 24 mesi che ha l’effetto di vanificare “il miglioramento normativo per l’8va salvaguardia introdotto nella stessa legge di Bilancio e che sposta avanti di 3 anni il termine per l’inclusione nella mobilità”. Secondo l’On Damiano, “con una mano si dà e con l’altra si prende”.
“Per la terza volta nell’ultimo anno il Presidente dell’INPS Boeri spara sulla Croce Rossa degli #esodati dimostrando di soffrire di una nuova malattia: l’esodatite”. La Rete dei Comitati prende posizione rispetto alle ultime dichiarazioni rilasciate da Tito Boeri.
I lavoratori sottolineano come le dichiarazioni rilasciate sull’emergenza sociale vissuta dagli esodati sono “fuorvianti, illegittime e disinformanti”. Ribadendo che la situazione di disagio vissuta da molte famiglie sia accentuata dal fatto che da quattro anni l’Inps “fornisce stime sballate e gonfiate” sul numero degli esodati. La Rete spiega anche riporta anche degli esempi concreti, come i 400mila esodati certificati nel 2012 dall’Inps, mentre oggi il conteggio ne riporta 172mila. Nel secondo provvedimento si faceva invece riferimento a 55mila persone contro i 20mila effettivamente riportati a consuntivo.