Pensioni novità: aumenta il numero degli esodati salvaguardati
Le ultime notizie sulle pensioni dicono che saranno 30700 i lavoratori esodati, categoria conseguenza della Riforma Fornero, che riusciranno a usufruire delle nuove tutele di legge previste dall’ottava salvaguardia parlamentare. Lo si evince dalla prima approvazione della legge di bilancio alla Camera. La discussione parlamentare ha consentito l’aumento del numero dei soggetti tutelati di circa 3000 unità.
Una notizia positiva conseguenza della modifica avvenuta sul criterio di accesso per i lavoratori in mobilità. Lavoratori che hanno beneficiato dello spostamento della data utile per la tutela di welfare.
Quali sono i criteri di accesso? E’ necessario aver maturato il diritto alla quiescenza sulla base delle regole previgenti entro tre anni dalla fine della mobilità o del trattamento dedicato agli edili. La maturazione dei requisiti contributivi potrà avvenire anche grazie al ricorso ai contributi volontari. Resta il vincolo dei 36 mesi successivi al termine dell’indennità percepita per la mobilità. La presentazione della domanda di accesso dovrà essere presentata entro e non oltre il primo marzo Ogni ritardo potrebbe comportare la perdita del diritto.
Quota 41 ultime notizie
Semaforo verde per la Quota 41 riservata ai lavoratori precoci. Dal prossimo 1° maggio la legge di bilancio consente che alcune particolari categorie di lavoratori potranno accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contribuzione (2132 settimane contributive) a prescindere dall’età anagrafica.
Gestione separata Inps aliquota
La nuova Manovra che il Parlamento sta approvando prevede importanti novità per la flessibilità delle pensioni e per le novità relative alle politiche contributive. Beneficeranno delle novità coloro i quali finora subivano un progressivo aumento dell’aliquota di contribuzione riservata ai lavoratori con partita iva iscritti alla gestione separata dell’Inps. A partire dal prossimo anno scatterà una riduzione della percentuale applicata ai professionisti che non risultano iscritti ad alcuna cassa privata.
Una buona notizia, considerato che finora era previsto che le aliquote avrebbero dovuto subire un incremento per arrivare nel 2019 al 33%, per equipararsi a quanto versato complessivamente dai lavoratori dipendenti. Le novità sconfessano dunque quanto deciso dalla Manovra Fornero, che aveva previsto un progressivo aumento delle aliquote, oggi al 27%.