Pensioni

Gestione separata: riduzione dei contributi dal 2023

La legge di bilancio non ha apportato soltanto novità al mondo delle pensioni migliorando la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro. In previsione del prossimo anno, ci sono importanti novità anche per i professionisti senza cassa iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell’Inps.

Il Governo ha approvato una riduzione del 2% delle aliquote contributive. In questo modo la percentuale di contributi da versare è del 25. Una buona notizia dopo anni di continui incrementi, considerato che era previsto negli anni passati un ulteriore aumento.

Un intervento importante per arginare la crescita continua di contributi da versare. Se non fosse stata arginata, con le regole della Manovra Fornero si sarebbe verificata una continua crescita della percentuale di contribuzione dal 27% dell’anno in corso fino al 29%.

Il legislatore aveva invece ipotizzato un regime di sostanziale parità rispetto ai versamenti dovuti dai lavoratori dipendenti, in modo da far arrivare i contributi a un totale del 33%.

In questo modo si sarebbe arrivati a un carico contributivo che in un momento come questo in cui la crisi economica continua a farsi sentire e girano pochi soldi, un aumento ulteriore sarebbe risultato particolarmente oneroso per i contribuenti.

Quest’anno la Riforma Pensioni introdurrà, tra le altre, una importante novità costituita dalla cosiddetta RITA, vale a dire la rendita integrativa temporanea anticipata molto vicino ai principi di funzionamento dell’ape, prestito pensionistico anticipato.