Pensioni

Inps pensioni 2023: come funziona il meccanismo delle pensioni

L’Inps, Istituto nazionale della previdenza sociale è l’ente previdenziale più importante del sistema pensionistico pubblico italiano. Appartengono a questo istituto tutte quelle categorie di lavoratori non professionisti che non dispongono di un istituto previdenziale autonomo, come avvocati o giornalisti. All’Inps devono essere obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati. Ma anche, come detto, tutti quei lavoratori autonomi che non hanno una cassa previdenziale indipendente. L’operato dell’INPS è sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Riforma Fornero

L’Inps è spesso sottoposto a riforme, che vanno sotto il nome di riforme previdenziali, spesso causa di proteste e lamentele da parte di cittadini, sindacati e schieramenti politici. L’ultima riforma, in ordine di tempo, oggetto di forti critiche è stata la Riforma Fornero, varata sotto il governo tecnico Monti subentrato a quello di Berlusconi. Ora tocca a Renzi, tra Referendum costituzionale e nuovi rapporti da allacciare con il nuovo Presidente Usa Donald Trump, risolvere la questione previdenziale.

Fondazione dell’Inps

Siamo ormai a settanta anni dalla fondazione dell’Inps, e probabilmente ci troviamo nel momento più complicato e difficile della gestione delle pensioni degli italiani. Si naviga a vista, tra penalizzazioni, tagli e la ricerca di una flessibilità che risolva i problemi di figure come quelle degli esodati, lavoratori rimasti intrappolati nei meandri di leggi che hanno pensato troppo a ottenere risultati nel breve tempo senza considerare le conseguenze sulla vita dei singoli cittadini coinvolti.

L’Inps ha il compito principale, o sarebbe meglio dire avrebbe, di garantire il servizio pubblico delle prestazioni previdenziali contemplate nell’art. 38 della Costituzione. Al sistema previdenziali ordinario si affianca dal 1995 la gestione separata, obbligatoria per i lavoratori autonomi e parasubordinati.

Fondi Inps

I fondi vengono gestiti senza copertura patrimoniale del debito pensionistico latente affiancato da uno schema pensionistico con formula delle rendite predefinita per la determinazione delle prestazioni previdenziali. Questo meccanismo prevede da parte dello Stato un costante monitoraggio della spesa pensionistica per garantire la sostenibilità fiscale dei sistemi pensionistici obbligatori.

L’Inps opera una gestione finanziaria che non rispetta il principio della capitalizzazione integrale con un patrimonio di previdenza inesistente.

Il sistema è stato più volte vicino al collasso, anche per colpa di gestioni degli anni passati poco oculate con baby pensioni e pensioni d’oro. Al momento ipotizzare quali sviluppi futuri possa avere la gestione del sistema pensionistico è difficile e le tesi più pessimistiche purtroppo non sono del tutto irreali.

Come funziona l’Inps

L’INPS al momento paga le pensioni e le altre prestazioni previdenziali con le imposte. Si tratta di entrate che che derivano, per circa il 70% dai contributi obbligatori per le assicurazioni obbligatorie mediante l’applicazioni di aliquote di scopo chiamate aliquota contributiva pensionistica di finanziamento.

L’altro 30% dei fondi destinati alle pensioni arriva da trasferimenti da parte dello Stato della fiscalità generale.

Dal 24 dicembre 2014 il presidente del consiglio Matteo Renzi ha annunciato la nomina dell’economista Tito Boeri come nuovo presidente dell’INPS.

Attualmente l’INPS ha 26.706 dipendenti.

L’Inps svolge principalmente una funzione previdenziale con l’erogazione delle pensioni e delle altre prestazioni previdenziali agli aventi diritto, come le pensioni di invalidità civile e di accompagnamento o di disoccupazione. Ma proprio per finanziare questa attività, svolge anche un’attività contributiva con la riscossione dei contributi.

L’INPS si occupa della liquidazione di:

  • pensione di vecchiaia
    pensione di anzianità
    pensione ai superstiti
    assegno ordinario di invalidità
    pensione di inabilità
    pensione supplementare di vecchiaia
    pensione in convenzione internazionale per il lavoro svolto all’estero.

Ci sono poi le prestazioni a sostegno del reddito:

  • trattamento di disoccupazione ordinaria, speciale edile, a requisiti ridotti, frontalieri
    indennità di malattia
    indennità di maternità
    assegno al nucleo familiare
    interventi della cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria
    interventi del fondo di garanzia TFR
    interventi per la TBC
    interventi per le cure balneo-termali
    interventi per la mobilità
    interventi per la disoccupazione agricola
    interventi per legge 2 maggio 1990, n. 104
    pagamento delle prestazioni assistenziali erogate dal comune (assegno dopo terzo figlio)
    dichiarazione ISEE
    gestione delle visite mediche di controllo ai lavoratori privati
    gestione delle autorizzazioni per il diritto agli assegni al nucleo familiare
    Assistenziale

Le pensioni “assistenziali” tra le quali rientrano invalidità civile, integrazione delle pensioni al trattamento minimo, assegno sociale rientrano negli interventi dello stato sociale. Per questo motivo sono gestite dall’Istituto in maniera esterna al rapporto assicurativo.