Di quanto aumenteranno le pensioni nel 2023: le cifre
A partire da gennaio 2023, è stato introdotto un nuovo sistema di calcolo a sei fasce per la rivalutazione delle pensioni, che sostituisce il vecchio sistema a tre fasce. Il nuovo meccanismo favorisce gli assegni medio-bassi e prevede che gli aumenti per gli assegni più bassi siano già stati erogati a partire da gennaio 2023, mentre gli accrediti a conguaglio per tutti gli altri pensionati arriveranno nelle loro tasche a marzo 2023. Con il nuovo sistema, l’intera rivalutazione dovuta all’inflazione sarà applicata solo per gli assegni fino a 2.101,52 euro (quattro volte il minimo) con un tasso di riallineamento del 7,3%. Per gli importi superiori, da marzo 2023 si applicheranno altre cinque fasce con un tasso di rivalutazione più basso, che va dall’85% al 32%, a seconda del valore dell’assegno. In generale, chi ha una pensione fino a 2.101,52 euro continuerà a ottenere un aumento completo, mentre chi ha una pensione superiore sarà svantaggiato rispetto al vecchio sistema.
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto il nuovo meccanismo di rivalutazione delle pensioni, che sostituisce il vecchio sistema a tre fasce con uno a sei fasce. Il trattamento minimo, ovvero la pensione minima riconosciuta dall’INPS per garantire una vita dignitosa, costituisce la base della definizione di queste fasce. Il nuovo sistema prevede una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a 2.101,52 euro lordi al mese, con un aumento che va diminuendo man mano che il valore dell’assegno aumenta, fino a un tasso di rivalutazione del 32% per le pensioni superiori a 5.253,38 euro lordi al mese. Queste modifiche puntano a ridurre sempre di più gli aumenti per le pensioni più alte e a favorire le pensioni medio-basse.
Il nuovo sistema di rivalutazione delle pensioni prevede una minore spesa per il governo, con un risparmio di circa 2,1 miliardi di euro nel 2023 e di circa 4,1 miliardi di euro nel 2024. L’aumento per le pensioni fino a 2.101,52 euro è già stato applicato dal 1° gennaio 2023, mentre gli altri pensionati riceveranno l’accredito a conguaglio a marzo 2023. Il meccanismo di rivalutazione delle pensioni è legato all’aumento del costo della vita, che viene registrato dall’ISTAT e viene definito come meccanismo di “perequazione” delle pensioni.