La rivoluzione delle pensioni: aumenti per tutti o solo per alcuni?
Con l’avvento del mese di marzo, i pensionati italiani che percepiscono un assegno superiore ai 2.101 euro lordi al mese, hanno finalmente la possibilità di ricevere la rivalutazione delle loro pensioni, con tanto di arretrati.
Il recente annuncio dell’Inps riguardante la rivalutazione delle pensioni per coloro che superano i 2.101 euro lordi al mese ha suscitato molte discussioni e domande sulla reale equità di questo provvedimento.
Da un lato, è indubbiamente positivo che anche i pensionati con un trattamento superiore ai 2.101 euro ricevano finalmente l’aumento dovuto alle rivalutazioni, con tanto di arretrati. Tuttavia, dall’altro lato, è necessario analizzare le fasce di rivalutazione previste dalla Legge di Bilancio 2023 per capire se questo provvedimento sia effettivamente equo e giusto per tutti i pensionati.
Infatti, come si evince dalla tabella di rivalutazione, i pensionati con un trattamento inferiore ai 2.101 euro lordi al mese ricevono il massimo incremento del 100%, mentre chi supera questa cifra ha un aumento decrescente all’aumentare dell’assegno pensionistico. Questo significa che i pensionati con trattamento più alto riceveranno una percentuale di rivalutazione sempre più bassa rispetto a quelli con trattamento più basso, fino ad arrivare alla sesta e ultima fascia, dove la rivalutazione è del 32% per le pensioni superiori a 10 volte il minimo.
Ciò solleva la domanda se sia giusto penalizzare i pensionati con un trattamento più alto rispetto a quelli con un trattamento più basso. Non si tratta forse di un sistema che premia l’uguaglianza ma che piuttosto penalizza coloro che hanno lavorato di più e contribuito di più alla società?
Inoltre, il sistema di ritiro in ordine alfabetico presso le Poste, sebbene ancora in vigore, sembra piuttosto antiquato e inefficiente, specialmente considerando il fatto che sempre più pensionati preferiscono ricevere l’assegno direttamente sul proprio conto bancario. Sarebbe forse il caso di rivedere e modernizzare questo sistema per renderlo più accessibile e comodo per tutti i pensionati.
In conclusione, sebbene l’aumento delle pensioni per coloro che superano i 2.101 euro lordi al mese sia un passo avanti, è necessario analizzare con attenzione la tabella di rivalutazione per valutare se questo provvedimento sia davvero equo per tutti i pensionati. Inoltre, sarebbe auspicabile una maggiore attenzione alla modernizzazione dei servizi per i pensionati, come ad esempio il sistema di ritiro presso le Poste.