Pensioni a rischio di blocco: come tutelarsi dai nuovi controlli dell’INPS?
Le nuove misure dell’INPS per verificare l’esistenza in vita dei pensionati all’estero sollevano alcuni interrogativi e preoccupazioni. In primo luogo, chi sarà responsabile di effettuare tali controlli? Citibank NA, l’istituto di credito che esegue i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’INPS, sembra essere il prescelto. Tuttavia, sorge il dubbio su come possano essere garantite la qualità e l’efficienza di tali controlli, soprattutto considerando che Citibank non è un’agenzia governativa e non ha il mandato ufficiale per effettuare verifiche di questo tipo.
In secondo luogo, ci si chiede se le nuove misure potrebbero portare ad un aumento delle frodi pensionistiche all’estero. Ad esempio, potrebbero verificarsi casi di falsificazione dei documenti per dimostrare l’esistenza in vita, oppure i beneficiari potrebbero addirittura trasferirsi in paesi dove non esiste un sistema di verifica dell’esistenza in vita, come suggerito dall’articolo di Money.it.
In terzo luogo, ci si interroga sul fatto che le nuove misure possano rappresentare un onere eccessivo per i pensionati che vivono all’estero, specialmente quelli che risiedono in paesi dove Western Union non è presente o dove l’importo della pensione supera i 6.300 euro. Questi pensionati dovranno trovare modi alternativi per dimostrare la loro esistenza in vita, il che potrebbe essere complicato e costoso.
Infine, ci si chiede se le nuove misure potrebbero rappresentare un ulteriore ostacolo per i pensionati che già vivono in situazioni precarie all’estero, ad esempio quelli che non hanno accesso a cure mediche adeguate o che sono stati costretti ad abbandonare il proprio paese a causa di conflitti o disastri naturali.
In sintesi, le nuove misure dell’INPS per verificare l’esistenza in vita dei pensionati all’estero sollevano numerose preoccupazioni e interrogativi, che vanno dalla qualità dei controlli alla possibilità di aumento delle frodi pensionistiche, fino all’impatto negativo sui pensionati che già si trovano in situazioni precarie. È importante che l’INPS tenga conto di queste preoccupazioni e prenda provvedimenti per garantire che le nuove misure siano efficaci, equilibrate e rispettose dei diritti dei pensionati.