Pensioni ultime notizie: momento decisivo per riforma con Ape e flessibilità
Ottobre è la deadline del Governo per mettere nero su bianco le proposte decisive per allestire la Riforma Pensioni. Nelle prossime settimane inizieranno gli incontri decisivi tra Governo e sindacati che si confronteranno sul tema del lavoro e delle pensioni, due temi strettamente correlati. Le ultime notizie sulle pensioni non dovrebbero essere sottovalutate dal Governo, considerato che su questo tema Renzi si gioca una partita importante anche riguardo l’esito del Referendum. La credibilità dell’esecutivo passa anche attraverso questo tipo di riforme.
Lo sa bene anche Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera: “Sulla previdenza è necessario stanziare almeno 2 miliardi di euro ‘freschi’ se si vogliono affrontare le questioni essenziali: l’anticipo a 63 anni dell’età della pensione (a costo zero per i disoccupati, i precoci, gli addetti ai lavori usuranti e gli invalidi); il cumulo gratuito dei contributi; l’equiparazione della no tax area e l’incremento della quattordicesima dei pensionati più poveri”.
Flessibilità pensioni a breve
La flessibilità sulle pensioni risulta decisiva per far respirare intere categorie, e in questo senso Padoan e Poletti sono d’accordo che non si possa più rimandare. L’approvazione della legge di stabilità può essere un’occasione per mettere mano alla riforma Fornero, salvandone i punti positivi ma correggendola sotto quegli aspetti che non possono più essere accettati.
“Bisogna mantenere l’equilibrio di finanza pubblica. Taluni – continua Damiano – affermano che solo l’APE, cioè il prestito pensionistico sarebbe sostenibile e altre soluzioni no. Facciamo osservare che anche la nostra flessibilità va in questa direzione perchè, con la penalizzazione massima dell’8%, assomiglia a una sorta di restituzione delle mensilità anticipate che, correlata all’aspettativa di vita che arriva oggi fino a 82 anni, consente di pareggiare i conti nel medio-lungo periodo. A questi interventi – prosegue – vanno aggiunti quelli relativi alla ottava salvaguardia degli esodati e al prolungamento della sperimentazione di Opzione Donna, per i quali esistono già le risorse stanziate.
Inoltre, non va dimenticato il fatto che il Fondo per i lavori usuranti contiene ancora un risparmio di parecchie centinaia di milioni di euro che va utilizzato. Sul versante del lavoro il Governo ci faccia sapere cosa intende fare per le assunzioni a tempo indeterminato, purché si tratti di un intervento strutturale: o nuovi incentivi o il taglio del costo del lavoro”. “Inoltre, serve una drastica limitazione dell’uso dei voucher e l’allungamento della durata degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi. C’è molta attesa nel Paese per la soluzione di questi problemi: se le aspettative di molti milioni di lavoratori e pensionati dovessero andare deluse, sarebbe inevitabile il sorgere di un conflitto sociale e politico”, conclude Damiano.
Poletti e l’Ape
Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha parlato di risorse spiegando che “non è corretto parlare adesso di due miliardi”. Per quel che riguarda l’anticipo pensionistico si darà precedenza alle “situazioni di massima difficoltà, da chi ha perso il posto ai lavori usuranti”. Poi a breve il Consiglio dei ministri “approverà l’infrastruttura dell’Ape, cercando di offrire la soluzione più dinamica possibile a chi, volontariamente, decide di andare in pensione prima mettendo mano al portafogli. Poi le cifre d’intervento saranno inserite nella Legge di Bilancio” ha detto Poletti.