Pensioni

Riforma pensioni: Damiano d’accordo con Boeri

La proposta di Tito Boeri sembra beneficiare di una apertura da parte di Cesare Damiano. Il tutto a patto che vengano coinvolti anche i lavoratori precoci. In questo modo potrebbero andare in pensione dopo 41 anni di contributi indipendentemente dall’età.

Insomma il presidente della commissione Lavoro alla Camera fa un importante passo verso il presidente dell’Inps, ma dettando alcune condizioni. In questo senso l’inserimento dei lavoratori precoci che potrebbero andare in pensione dopo 41 anni di lavoro è fondamentale. Sulle pensioni novità importanti devono necessariamente arrivare a breve.

Ecco quindi che la speranza di una riforma pensioni che cambi davvero le cose per i lavoratori prende forma. Si parte dal documento pubblicato da Boeri sul sito dell’Inps. Damiano è uno dei punti di riferimento dei lavoratori per il suo interesse a risolvere le questioni relative a regime sperimentale opzione donna, ampliamento della definitiva settima salvaguardia e quota 41 per i lavoratori precoci.

Damiano rispetto a Boeri ha sempre spinto per l’uscita anticipata a 63 anni e 7 mesi contro i 62 anni e 7 mesi del ddl numero 857. Damiano insiste anche per l’inserimento, nelle riforma, di un sostegno alle pensioni dei giovani che saranno liquidate interamente con il sistema contributivo.

Sta facendo intanto discutere l’intervista all’ex ministro Elsa Fornero che ha invitato i 30enni a concentrarsi sulla ricerca di un lavoro piuttosto che a preoccuparsi sull’incertezza del sistema pensionistico. Dichiarazioni che hanno provocato molte polemiche nei confronti di quella che viene considerata la principale responsabile, insieme all’allora presidente del governo tecnico Monti, degli attuali disastri del sistema previdenziale.